
«Secondo me non è importante [l’ironia ndr]: l’avventura ne può fare a meno, può essere esclusivamente avventurosa, a patto che la persona che scrive ne sia convinta e lo sappia fare. Mio padre non aveva dubbi: lui era un ammiratore del coraggio, dell’Eroe, quindi le sue storie erano decisamente avventurose. Io all’Eroe ci credo un po’ meno, mi piaceva far vedere che anche in una situazione eroica ci può stare il momento comico. Anche se all’epoca andavo a vedere film d’avventura, mi piacevano anche quelli comici. Era proprio la mia natura, quella di non prendersi troppo sul serio. Il segreto di mio padre era che lui scriveva delle storie di cui avrebbe voluto essere il protagonista, mentre a me piaceva stemperare la situazione mettendoci dentro riferimenti legati al mondo del cinema che amavo: Gianni e Pinotto, Stanlio e Ollio, persino un po’ di cartoni animati…
Questo era un problema, perché quando mio padre accettava di darmi una mano, era imbarazzato dalla presenza di questi personaggi, che a lui davano un po’ fastidio. Lui era un uomo spiritoso, ma quando scriveva voleva che l’Eroe fosse serio, anche se qualche quadretto comico l’ha scritto. Quando c’erano i miei personaggi comici da muovere, lui faceva in modo – ad esempio – che Cico finisse in prigione, o all’ospedale. Era infastidito dalla presenza di questi personaggi, cui io invece dedicavo 3-4 pagine. In molti casi, rileggendoli, capisco che ho esagerato, ho privilegiato il lato comico. È difficile miscelarli bene.»
Intervista a Sergio Bonelli di Alberto Cassani (www.inkonline.info)
«In ogni caso non sono mai stato troppo sicuro di me come autore. Certamente il successo tributato prima a Zagor e poi successivamente a Mister No mi ha incoraggiato, ma ho sempre sentito lo scrivere come una cosa estremamente faticosa. Il pubblico invece ha sempre apprezzato molto la sincerità con la quale scrivevo le mie storie, nate con l’intento primario di soddisfare per primo me come lettore piuttosto che avere l’ambizione di scrivere qualcosa di straordinario.»
Intervista a Sergio Bonelli di Flavia Weisghizzi (pubblicato sul numero 25, Dicembre-Aprile 2005 della rivista Orizzonti, proprietà intellettuale di Flavia Weisghizzi)
Nota: