(Copia anonima di un quadro di Hilaire Le Dru)
«Abbiamo così poco tempo sulla terra per amarci!
Oh! che bisogna affrettarsi a spendere il proprio cuore! »
Tratto da Révélation
Traduzione a cura di Asterischi (rr)
«Quando impallidì una sera e la sua voce tremante
si spense d’un tratto in una parola cominciata;
quando i suoi occhi sollevando la palpebra ardente,
mi ferirono d’un male da cui io lo credetti ferito;
quando i suoi lineamenti più toccanti, illuminati da una fiamma
che non si spegne mai,
s’impressero vivi nel fondo della mia anima,
egli non amava, io amavo! »
Tratto da Souvenir
Traduzione a cura di Asterischi(rr)
«Librati, anima mia, su questa folla ignara,
libero uccello immergiti nel cielo spalancato.
Va a vedere! E torna dopo avere toccato
Il sogno… il mio bel sogno che questa terra ignora.
Quanto a me, sia silenzio, ne va della mia vita.
Mi chiudo dove nulla, più nulla mi ha seguita.
E dal mio nido stretto, che tace il suo lamento,
di fianco alla mia sorte fluire il mondo sento,
quel secolo che fugge ruggendo a queste porte
e via con sé trascina, simili ad alghe morte,
nomi cruenti e voti e vani giuramenti
e puri fiori in treccia con nomi dolci e ardenti. »
Da Librati, anima mia
Traduzione di Maria Luisa Spaziani
Nota
Marceline Desbordes-Valmore è stata una poetessa e attrice francese che cantò con instancabile passione il destino della donna, anticipando, in alcuni passi, scrittori come Charles Baudelaire. Paul Verlaine, forse con eccessivo entusiasmo, scrisse nel 1884 su Le Figaro: “Marceline Desbordes-Valmore è, né più né meno, con George Sand, la sola donna di genio e di talento di questo secolo e di tutti i secoli, forse in compagnia di Saffo e di Santa Teresa”.